< a href = "http://mediaplayer.yahoo.com/BRA_HD_4M_04.mp3/>First link

giovedì 3 gennaio 2013

TOSCANA - CAPODANNO 2012: RACCONTO DI VIAGGIO



La fine di questo anno,  del 2012,  ha mostrato un pò di indecisioni dal punto di vista artistico: vi erano infatti molti viaggi organizzati su cui puntare per arricchire il proprio bagaglio culturale: un tour in Emilia Romagna alla riscoperta di località come Urbino, Gradara, Classe per ammirare una volta per tutte i famosi mosaici dopo aver visto quelli di Ravenna; Vienna e la sua preziosità, chissà magari sulle note della Marcia Radetsky e un bel cenone  tipico austriaco e infine la Toscana minore partendo da Arezzo e Siena visitando Pienza, Montepulciano e Monteriggioni concludendo come lo scorso anno a San Gimignano e Volterra.

Ogni dubbio è scomparso quando al momento della prenotazione risultava confermato solamente quest'ultimo tour. 

L'itinerario era, come detto in precedenza, simile a quello del 2011 per lo stesso albergo, le due stesse località conclusive, lo stesso ristorante di Volterra noto non solo per la sua prelibata cucina ma anche per la sua caratteristica bicicletta natalizia posta all'ingresso che tante soddisfazioni fotografiche mi ha regalato. C'erano tanti bei ricordi in quel locale, un'inizio d'anno trascorso con una compagnia allegra, burle e tante risate fino a tarda sera, ricordi di persone che ora purtroppo non ci sono più e che anche non si vedono più. Sinceramente all'inizio speravo di rivivere quei momenti, così non è stato ma pazienza, ma in ogni caso l'arte che questa Regione riserva fa riscoprire sentimenti magici e preziosi da conservare dentro al proprio cuore. 

Ma procediamo con ordine.

Al nostro arrivo ad Arezzo abbiamo incontrato la guida locale davanti al monumento a Guido Monaco, teorico musicale inventore delle note,  che ci ha condotti nella chiesa di San Francesco, ubicata nell'omonima piazza, in stile gotico (1318-1377), costruita in pietre e mattoni. Di fronte ad essa spicca il monumento a Vittorio Frossomboni, famoso matematico politico aretino. L'interno della Chiesa, non fotografabile per via delle funzioni religiose in corso presenta un'unica navata del 300 con gli affreschi di Piero della Francesca legati alla Leggenda della Croce che risalgono al 1400. Di questo artista si conoscono 20 opere nel mondo e il filo conduttore della sua ispirazione è sempre legato, soprattutto ad Arezzo,  alle scene della storia di Cristo e della Sua Redenzione.





Cacciati dalla campanella eucaristica, il nostro percorso prosegue con la visita della Pieve di Santa Maria. chiesa posta tra corso Italia e Piazza Grande sulla quale spicca l'abside. Il significato di Pieve è semplicemente chiesa battesimale, lo stile architettonico dominante è quello romanico. La costruzione della Pieve  risale al XIII secolo. La torre campanaria, detta di cento buchi per le bifore, dieci su ogni lato, è stata ultimata nel 1330.  La facciata presenta tre logge di cui la terza è ad architrave.















L'architrave raccoglie una sorta di calendario medievale, la storia dei campi vissuta dagli aretini con volti umani che simboleggiano i mesi dell'anno. Ad esempio gennaio è rappresentato da due volti ad indicare la fame e la sete. 



















Il grande abside nella parte posteriore della chiesa con archi a tutto sesto e monofore contribuisce a fornire luce sia all'interno dell'edificio che alla cripta. 



L'interno della Chiesa è stato modificato con decorazioni barocche tra il XVI e XVIII secolo eliminate successivamente nel XIX secolo mediante un restauro per ripristinare l'originale stile romanico.

All'interno della Chiesa si può ammirare il polittico di Lorenzetti del 1320. 







Si tratta di un'opera realizzata con olio su tempera in cui sono dipinte dodici scene della Vergine che hanno come culmine l'Assunzione. Nel polittico predomina il sentimento della tenerezza, la Madre che osserva il Figlio tenendolo tra le braccia con a fianco i Santi tra cui Giovanni Battista che annuncia con il pollice teso l'arrivo di Cristo. 

Durante l'ascolto della visita guidata sono rimasta particolarmente colpita dalle parole dell'oratore sul significato della tenerezza di uno sguardo. Ovviamente qui è inteso in senso mistico, religioso, ma che si sia credenti o meno è triste vedere che tali sguardi al giorno d'oggi si siano persi lasciando spazio all'indifferenza, all'isterismo, alla frenesia. Perché le persone cambiano così crudelmente e radicalmente?? Ecco come l'arte così profonda e intensa richiama alla mente certe domande, certe riflessioni su cui discutere.

In conclusione,  nella cripta della Chiesa viene conservato il reliquiario di San Donato del 1346 realizzato con pietre preziose in argento dorato.





La Pieve contiene inoltre le ossa di Giorgio Vasari grande storiografo manierista che ha voluto consistenti cambiamenti all'interno dell'edificio nel 1560.

Il lungo esagerato stop imposto dalla polizia lungo l'autostrada del Sole non ci ha permesso purtroppo di ammirare per tempo l'interno del Duomo di Arezzo di cui vi allego qui una mia immagine.


Così passiamo subito alla Biblioteca comunale del 1300 ricca di diversi stemmi il più importante dei quali è rappresentato dalle palle dei Medici al centro, un simbolo assolutamente non volgare come le menti malate possono subito pensare ma probabilmente atto ad indicare pesi, fiorini fino alla Casa di Petrarca con proprio di fronte il pozzo di Tofano il personaggio accennato nel Decamerone di Boccaccio. Una leggenda narra che la moglie di questo bel giovane, oppressa dalla gelosia del marito, si procurò sul serio un amante dopo aver fatto ubriacare il proprio compagno. Tofano una sera si finse ubriaco e resto' sveglio ad aspettare la moglie dalla finestra e decise di lasciare la moglie fuori casa come punizione. La donna allora minacciò Tofano di vendicarsi comunicandogli la sua volontà di gettarsi nel pozzo ma anzichè gettarsi prese una pietra lanciandola nel pozzo al suo posto e poi corse a nascondersi. Tofano allora, credendo che la  moglie si fosse suicidata sul serio, disperato uscì fuori e riflettendo comprese di amare molto la donna a tal punto che decise di smettere di essere geloso e di concederle maggiore libertà.


















E dopo queste narrazioni chiudiamo la visita di Arezzo in Piazza Grande nota anche come Piazza Vasari , autore del loggiato,  a pianta trapezoidale in stile romanico per la presenza dell'abside della Pieve di Santa Maria sopra citata e in stile barocco del palazzo del Tribunale. La piazza è dominata dal palazzo della Fraternità dei Laici gotico-rinascimentale.  Da evidenziare il campanile con l'orologio tolemaico realizzato da Felice da Fossato nel 1552 che oltre a segnare le ore, i giorni, scandisce il movimento del sole e le fasi lunari.




















Dopo un cappuccino in piacevolissima compagnia di una cara persona, il tour procede con la visita guidata di Siena. Inizia il percorso soffermandoci brevemente nella Chiesa di San Domenico in stile gotico che conserva le reliquie della testa di Santa Caterina, patrona d'Italia e d'Europa. Non ho potuto fotografare all'interno per i soliti indegni divieti.























L'atmosfera natalizia che regna nella città affollatissima è evidente nelle vie del centro storico e dona una magia preziosa come a preannunciare a noi visitatori che qualcosa di veramente stupendo stava per comparire davanti ai nostri occhi:




















Ed eccolo quel qualcosa di magico: il Duomo. La cattedrale di Santa Maria Assunta è costruita in stile gotico romanico italiano. La facciata inferiore è realizzata essenzialmente in marmo bianco ed è opera di Giovanni Pisano che ci lavorò tra il 1284 e il 1297 e curatore delle sculture e della serie di 14 statue gotiche raffiguranti Profeti, Filosofi, Pagani, Profetesse, otto in facciata, tre a sinistra e tre a destra ad annunciare la venuta di Cristo. La parte superiore in gotico fiorito è stata realizzata da Camaino di Crescentino tra il 1299 e il 1317 con un aspetto tricuspidale con un rosone al centro incorniciato dalle figure di Apostoli e Profeti che rendono omaggio alla Madonna col Bambino. Il campanile è in stile romanico con monofore.








L'interno della basilica si avvicina ad uno stile gotico francese con archi a tutto sesto che decorano il claristorio (il livello più alto delle navate) con trifore e bifore. Le volte a crociera  sono tutte impreziosite da un azzurro stellato, le stelle in rame sul fondo blu della cupola. 





Immagini emozionanti queste, come fissare il cielo e ammirare le stelle, così alzando gli occhi verso queste auree decorazioni si sente un dolce richiamo al Paradiso nella quiete e nel raccoglimento dell'anima in pace, ci si sente in armonia con le persone speciali che proprio come le stelle a volte non si vedono ma brillano sempre nel proprio cuore. In quel momento ho solo pensato a quanto siamo fortunati a vivere in un Paese come l'Italia che, seppur economicamente devastata e politicamente uccisa,  ci regala queste sue uniche preziosità da Nord a Sud, dalle montagne al mare. Non la lascerei mai. 

Sempre all'interno della Basilica spicca il pulpito di Nicola Pisano realizzato tra il 1265 e il 1268 a pianta ottagonale raffigurante arti liberali, filosofia, logica. Le scene principali sono quelle della Visitazione e Natività, l'Adorazione dei Magi, la Presentazione al tempio, la strage degli innocenti, la Crocifissione e il Giudizio Universale. 






Lungo la navata sinistra troviamo l'altare Piccolomini in marmo di Carrara opera di Andrea Bregno (1481-1485) con la pala d'altare di Paolo Giovanni Fei del 1385 che rappresenta la Madonna col Bambino inizialmente attribuita a Jacopo della Quercia ma in realtà dipinta da Giovanni di Cecco (1371).  


Subito dopo questo altare si trova la libreria Piccolomini fatta costruire da papa Pio III per conservare le memorie dello zio papa Pio II. In realtà non ebbe mai la funzione di libreria. L'interno è affrescato da Pinturicchio in 2 fasi dal 1502 al 1503 e dal 1505 al 1507. 





Nel transetto sinistro è contenuto il San Giovanni Battista di Donatello, in bronzo mentre sopra il coro emerge la vetrata di Duccio di Boninsegna. L'altare maggiore di Baldassarre Peruzzi è in marmo policromo. 





In posizione simmetrica rispetto alla Cappella di San Giovanni Battista si trova la Cappella della Madonna del Voto realizzata su disegno di Bernini in stile barocco con decorazioni in marmi, stucchi e bronzi


Pensavate davvero che la magia  di Siena fosse finita qui?? Cosa ne dite di un colpo d'occhio notturno su Piazza del Campo??





In essa è possibile ammirare la famosa Torre del Mangia così chiamata dal soprannome del mangiaguadagni, il suo primo custode Giovanni di Balduccio che tanto amava il cibo e sperperare i suoi guadagni a tavola; la fonte Gaia inizialmente decorata da sculture di Jacopo della Quercia tra il 1409 e il 1419. I rilievi odierni sono copie scolpite nel 1868 da Tito Sarrocchi; Palazzo Sansedoni con mole in laterizio. 

Sul retro di Piazza del Campo si trova la Loggia della Mercanzia che oltre a raffigurare le statue di San Pietro e Paolo non possibili da fotografare per via della scarsa luce, presenta una parte alta con notevoli decorazioni e stucchi reintegrati nell'Ottocento.


Ormai stanchi ma arricchiti culturalmente, ci rechiamo al parcheggio della Fortezza per riprendere il nostro autobus e recarci in albergo per la cena e il pernottamento. La solitudine era parzialmente ricolmata dal lavoro delle due Nikon, le macchine alle quali è attaccata la mia vita e dall'incanto dell'arte che ancora una volta trionfava.

Il mattino seguente l'itinerario prevedeva la visita di Pienza, Montepulciano, Bagno Vignoni e Monteriggioni. 

La maggior parte del patrimonio artistico di Pienza si trova nella piazza dedicata a Pio II che affidò i suoi progetti a Bernardo Rossellino, allievo di Alberti, tutte opere significative del Rinascimento Italiano. Sicuramente la più rinomata è la Cattedrale affiancata da Palazzo Comunale, Palazzo Borgia e Palazzo Piccolomini. 
Il Duomo di Pienza presenta una parte esterna rinascimentale ed una interna gotica nella quale si trovano dipinti di artisti locali commissionati da Pio II.









Come quello splendido scorso anno trascorso a Firenze con così tanta armonia, tenerezza e delicatezza, ancora una volta le decorazioni natalizie offrivano splendide inquadrature sulle bellezze artistiche a volerle impreziosire ulteriormente. 

Sul lato sinistro della piazza ecco il  Palazzo Vescovile


Sul lato opposto si trova Palazzo Piccolomini commissionato da papa Piccolomini, Pio II a Bernardo Rossellino nel progetto di ricostruzione della città ideale di Pienza. Rossellino si ispirò a Palazzo Rucellai di Firenze dando così origine a uno dei primissimi esempi di architettura rinascimentale. 


Terminata la visita guidata, ci dirigiamo verso Montepulciano attraverso uno scenario naturalistico straordinario.







Una volta giunti in questa graziosa località, la guida ci conduce al Duomo edificato tra il 1586 e il 1680 in stile architettonico rinascimentale. L'interno presenta una pianta a croce latina con navate laterali ricoperte da volte a crociera. 



Le principali opere d'arte che si possono ammirare nel Duomo di Montepulciano sono il Trittico dell'Assunta di Taddeo di Bartolo sull'altare maggiore del 1401 con la Madonna Assunta circondata da Angeli e Apostoli. Sopra l'Assunta appare la scena dell'Incoronazione della Vergine. La predella in basso riporta le Nove scene della vita di Gesù Cristo e sopra di esse ci sono immagini dell'Antico Testamento.


Un'altra opera d'arte di particolare importanza è la maschera funeraria di Bartolomeo Aragazzi in marmo di Carrara che richiama molto i sarcofagi classici del Realismo


Assolutamente da notare l'Altare dei Gigli di Andrea della Robbia, la terracotta robbiana policroma caratterizzata dai principali colori, il blu, il bianco con i cestoni di frutti che evidenziano un particolare cromatismo e l'Annunciazione nella parte alta che  richiama a semplici criteri di misticismo.


Dopo un pranzo abbondante e la degustazione di ottimi vini, ci rechiamo a Bagno Vignoni sempre in Val d'Orcia caratteristica per le acque termali. L'arrivo nella quiete vespertina della collina ha favorito preziose inquadrature di tramonti da un romanticismo struggente e nostalgico a ricordare quello spicchio arancio dello scorso anno immortalato a Volterra alla conclusione del giro. 













E quei tramonti così sublimi hanno accompagnato una notte favolosa a Monteriggioni su suggerimento della nostra fantastica accompagnatrice. 




E mentre la notte calava noi facevamo rientro all'albergo pronti per il veglione. Il 2012 se ne andava piuttosto velocemente per lasciare spazio al 2013. Ma cosa c'era da festeggiare poi?? 



Un anno nuovo in solitudine, in sofferenza continua cercando con disperazione la pace nei viaggi sempre poi con l'incognita di trovarla. Solite monotone telefonate, messaggi di auguri ma nulla era cambiato in meglio, anzi, lo stomaco iniziava di nuovo a faticare. Ma la musica divertente e raffinata e una simpatica e deliziosa compagnia è stata di grande aiuto. 

Il 2013 si aprì di nuovo dunque a San Gimignano e a Volterra con alcune piccole varianti: questa volta a Volterra fu possibile visitare meglio il Duomo e ritrarne i particolari. 


















E poi il pranzo conclusivo presso l'Osteria La Pace, uno dei ristoranti più rinomati d'Italia. Quella bici natalizia col presepe, molto originale all'ingresso del locale, i suoi ricordi, le sue emozioni. I ricordi di chi c'era stato, di chi si era allontanato, di chi non c'era più. Ma erano dolci ricordi che la gradevole compagnia ha riportato alla mente e che nemmeno la pioggia incessante sulla via del ritorno ha potuto cancellare.