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domenica 21 settembre 2014

VOGLIO AMARTI!!

In tutte le parti del mondo esistono luoghi dove il mare infonde profonde emozioni grazie ai suoi colori e al Sole che imponente sorge e tramonta regalando sensazioni talmente belle che non si possono nemmeno descrivere se non con l'ausilio di foto o videocamere. Sensazioni che sono uniche se il mare non è popolato dall'immensa folla di turisti che impediscono di apprezzarne la preziosità. 

In passato ho avuto l'occasione di visitare località balneari come Cervia, addirittura sotto la neve in un freddo immenso, mentre un calesse percorreva la spiaggia imbiancata, Mentone, nel suo più grande Romanticismo colmo dei sentimenti più belli, Nizza, e infine la più vicina Liguria. Proprio in Liguria esiste una piccola frazione di nome Paraggi dove il mare assume tinte dallo smeraldo al blu intenso in ogni momento della giornata, un posto quasi nascosto   dove gli alberi calano lentamente a picco sull'acqua.

Prima di descrivere questa breve ma intensa passeggiata, approdiamo a Santa Margherita Ligure dove il mare ci accoglie insieme al Sole infondendo un profondo senso di protezione.


























Le braccia dell'omonima Santa distese lungo il mare, le vedute controluce, i fiori lungo la passeggiata accolgono in un abbraccio delizioso dandoci il benvenuto nella pace più profonda per portarci laddove la solitudine diventerà la miglior compagna del mattino: Paraggi. Bisognava allora avvicinarsi il più presto possibile con un mezzo pubblico.

Il caotico mezzo si ferma in un angolo di ombra, ne approfittiamo per scendere subito e proseguire a piedi in direzione Portofino per circa 1,5 km. Quasi come un regalo della natura, la strettissima strada è affiancata da un percorso pedonale con piccole terrazze nelle quali soffermarsi ad ammirare il mare in silenzio inchinandosi davanti alla sua immensità. Ed è proprio sostando in questi punti che si inizia ad amarlo e a rispettarlo dal più profondo del cuore.
















In lui anche gli animali trovano pace e armonia















In momenti così romantici l'unico desiderio è voler rimanere seduti a contemplare per sempre, ma occorre lentamente procedere verso Portofino. Gli alberi iniziano ad inchinarsi al mare che sembra volerli accogliere tra le sue braccia mentre l'acqua da azzurra appare smeralda e dorata talmente forte è il contrasto tra il blu e il verde.






















Ben presto un albero morirà e finirà tra le braccia del mare. Anche la natura muore. Una dolce natura morta. I rami di quell'albero luccicano ancora sotto il sole. L'acqua lo culla nel silenzio circostante mentre lui riposa nella pace più assoluta. Come non amare profondamente scenari di questo genere??






















Non tutto è perduto ancora. Il piccolo alberello seppur vecchio resiste solitario in mezzo al mare. Attorno a lui una preghiera a rievocare i ricordi più cari, a ritrovare la forza per proseguire il cammino terreno. Amo tanto quell'albero, è una parte del cuore. Amo tanto il mare attorno a lui. Lo amerò per sempre.





Eppure invece di amare il mare, i soliti sciacalli corrono alla ricerca dei "VIP" facendomelo pure notare, chi mi conosce immagina la mia risposta, incurante proseguo, Portofino è vicinissima.

















Tralasciando la folla alla ricerca di personaggi della TV come Armani, giunti nel rinomato centro, ci sediamo sotto la brezza per il ristoro prima di proseguire nei vicoli. Alcuni locali sono decorati di fiori e candele, deve essere davvero romantica la notte. In luoghi così dolci, tutto viene spontaneo, finalmente l'odio sparisce, lascia spazio alla tenerezza, alla tranquillità, all'amore intenso per il mare. Perché è così che bisogna amarlo. Dobbiamo amare.





















Decidiamo di ripetere ancora il percorso per tornare al punto di incontro per le rispettive maledette sedi di partenza. Tutto all'ombra. Quell'ombra penetrante fino al termine della giornata prima che il buio incomba e la paura ritorni senza però mai calpestare quei dolci sentimenti provati. La natura ci accompagna verso l'inverno e ora so che il mare sarà sempre con noi ricambiando il nostro amore. Aspettaci ancora!! 

sabato 20 settembre 2014

SULLA VALLE D'AOSTA....

Courmayeur, 18 luglio 2014

Perreres, 14 agosto 2014

Cervinia, 24 luglio - 24 agosto 2014

Nelle serate estive valdostane o "votornentsi" in questo caso, in compagnia di una gustosa zuppa di verdura tra gli ultimi rintocchi della campana e il sole che illumina ancora la punta del Cervino, siamo soliti ascoltare, curiosi, le previsioni meteorologiche per la giornata futura. Purtroppo emerge sempre un'ondata di pessimismo: "Sulla Valle d'Aosta....maltempo", le persone si demoralizzano e tendono a fuggire verso casa. Nella loro inutile fuga verso le malinconiche dimore di residenza non pensano tuttavia che venerando la natura e rispettandola come madre di tutti noi, essa stessa ci regala sempre momenti di magica emozione lungo tutta la giornata, nel crudele scorrere del tempo. Non c'è comunque ombra di dubbio che l'estate sia stata meravigliosamente eccezionale e i colori mattutini, pomeridiani e notturni si sono incredibilmente caricati di un romanticismo struggente. 

Ho provato queste sensazioni sul rispetto della natura in una giornata trascorsa scendendo da Plan Pincieux a Courmayeur prevista effettivamente cupa e uggiosa ma lui considerato il Re delle Alpi, il Monte Bianco precedentemente immortalato dalla sua immensa balconata di Arpy, insieme alla adorabile Aiguille Noire e les grands Jorasses, non ha voluto sottrarsi ai miei scatti facendomi vincere anche la copertina del mese di agosto su markos.it.  Si proprio il Monte Bianco meta mortale di molti alpinisti, crudelmente bucato, teatro di rogo infernale, mestamente e maestosamente compariva per rendermi felice dopo tanto averlo invocato, compreso e adorato. 





















E una settimana dopo da Courmayeur ci spostammo a Cervinia verso la fine di luglio molto freddo e tenebroso. Le giornate erano trascorse in casa davanti al banco di nebbia che impediva la vista del Cervino e della sua imponente muraglia annessa. Bello il freddo estivo, riposante, appagante di tutta la fatica fisica e psicologica della pianura. Anche la nebbia e le nuvole basse costituiscono uno scenario fantastico della natura. Nel loro scorrere cupo sulla conca del Breuil, pensavo al sole così romantico al risveglio tra le tendine di casa, caldo allo scoccare del mezzogiorno, delizioso fino alla quiete del vespro. Ed eccolo, finalmente il Sole, invocato e venerato come un dio. Dal sorgere del giorno  fino al tramonto dona forza e pace, illumina con tutta la sua energia le acque dei fiumi e dei laghi, splende sui fiori delicatamente appoggiati e inchinati alla natura

















Domina anche la Luna nel dolce incanto mattutino a sostenere la potenza del Sole.



In questa dolce atmosfera si risvegliano gli animali sui prati, con la loro commovente tenerezza, ritorna il sorriso nel rispetto delle gentili tradizioni di questa Signora Regione, sembra tutto perfetto nella pace, nella quiete, nel dolce Romanticismo, per un attimo si dimentica un grande dolore, fino alla notte stellata come a volte giustamente il meteo conclude. 













Sulla Valle d'Aosta..... magia.