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mercoledì 8 aprile 2015

COME IN UN ADDIO

Cannes - Ile Marguerite 6 aprile 2015


Come sei bello mio dolce Mare, così splendente al fiorire della primavera. Scorre in fretta il tempo, è proprio vero. L'estate incombe su di te, quella brutta stagione quando verranno in tanti ad invadere il tuo regno e i tuoi colori, quando il Sole infuocherà le tue rive e solo la notte con la luce della Luna potrà donare finalmente sollievo. Per questo ho voluto salutarti un'ultima volta quest'anno e per farlo ho scelto di nuovo la Cote d'Azur, la French Riviera tra il centro di Cannes e la vita selvaggia dell'Ile Marguerite, una delle isole Lerins appena di fronte alla rinomata città francese. 

Il cielo è sempre più azzurro mentre un simpatico trenino conduce comodamente per le vie di Cannes, la Croisette, gli alberghi più lussuosi, i locali rinomati grazie al cinema, i giardini fioriti, i riflessi.  La maggior parte dei turisti è affascinata dal palazzo del cinema, palm beach passerelle di attori e attrici, i"divi". 











   












Io no. Cosa volete che me ne importi di questo schifo di mondo dello spettacolo quando la felicità si raggiunge attraverso le cose semplici, quelle più belle, quelle che alla fine diventano grandi. Io voglio il Mare per amarlo in ogni minimo dettaglio, in ogni istante di questo tempo che scorre così crudele. Per farlo ho scelto le sue onde, la solitudine delle vele, le nuvole che transitano al mattino, il luccichio del Sole che lo bacia, lo illumina, lo fa risplendere con tutta la sua forza.





















Quelle onde che all'allontanarsi del battello creano dei piccoli ricami, lasciano come in un ultimo saluto la riva vicino al faro e i sassi sulla spiaggia improvvisamente soli, deserti.































Dall'alto della città vecchia tutto solo un gabbiano osserva orgoglioso il panorama circostante, è quasi ora di migrare, è quasi ora di partire. E' la legge della Natura, sarebbe un crimine non rispettarla. 


E si approda così ad una sola delle isole Lerins visitabile, l'Ile Marguerite dove accoglie un panorama selvaggio, solitario ma fantastico per scatti wildlife quando ad impreziosirlo c'è il Mare. Impressionanti le alghe verdi sugli scogli. Silenzio assoluto per le vie del borgo, pare abbandonato in tanta pace. I rami degli alberi incorniciano il blu dell'acqua. Improvvisamente si accende uno smeraldo intenso come un vortice visto dall'alto. Mi rifugio in una torretta a guardare il Mare dall'alto, quanta dolcezza infonde nel proprio cuore, anche in quello dei gabbiani che si amano, che si proteggono. Scenari che placano ogni tipo di dolore, da quello fisico a quello psicologico. 


















Dopo così tanta luce giunge l'ora del tramonto, la magia della quiete vespertina




Non mi resta che salutarti vorrei non dirti addio ma lo dovrò fare. Non avrebbe senso tornare nel caldo intenso, nella folla. Prati verdi e montagne deliziose mi attendono, lì mi gradiscono. Un ultimo saluto sotto la luce della Luna dall'autostrada terribilmente trafficata, una vista struggente impossibile da catturare. Talmente bella da non riuscire a parlare, ci si può solo commuovere è un modo per ringraziare la Natura ancora una volta per un regalo così grande, così immenso. E' ora di ritornare, è ora di migrare, proprio come se fosse un addio.