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giovedì 15 novembre 2018

UN INDOMANI



Questa scritta per terra e questo cartello verde li vedo tutti i giorni di questa assurda prigionia alessandrina. Li vedo anche alla fine di agosto con molta rabbia. Non è per me la vita delle città, soprattutto così monotone, troppo fredde e troppo calde. Io la città dove sono nata la odio. Non ho problemi a dirlo. Il mio cuore non apparterrà mai a lei, questa non è la mia città, è il luogo dove sono costretta a vivere. Sapete perchè?? Perchè non sono una che va su e giù per uno straccio di corso a giudicare come si vestono gli altri o a parlar male degli assenti o a fare il terzo grado sulla vita privata delle persone. Perchè io amo i posti dove chi ha talento e ama la cultura viene apprezzato e stimato.   Non magari da tutti per carità, ma da buona parte. Nello sconforto rimane solo la preghiera. Basta una lettura breve di un Salmo, un responsorio. Non sapete quanto male mi fa vedere le foto delle giornate limpide di montagna e il pensiero ad essere qui nella nebbia, nell'oscurità. E' anche colpa mia se non riesco a muovermi come vorrei ma io non sarò mai la causa del male altrui. Riconosco i miei limiti e li ammetto. Non me ne importa nulla del giudizio degli altri. Quando prego confido nel Sacro Cuore di Gesù. Quando vedo quella scritta per terra penso che un indomani qualcuno mi verrà a prendere e tirerà dritto per sempre e io quell'uscita non la vedrò mai più e guarirò dal malessere che mi ha colpito.  

martedì 4 settembre 2018

SOLENNE AURORA

Cervinia, 26 agosto 2018.

Ultimo giorno di riposo. Un forte vento nella notte insorse nella conca del Breuil. Crollo vertiginoso delle temperature. Una notte lunga e difficile come tutte quelle che precedono la mia discesa. Sono ormai 21 anni ma da qualche tempo a tuttora è sempre peggio, è sempre più difficile. Bisogna separarsi ogni volta da tutto ciò che fa star bene, da chi sa voler bene veramente e si riesce a vedere ormai di rado. Tutto questo è un colpo al cuore. La montagna, il Cervino in particolare tuttavia, restituisce la fede spirituale, la contemplazione, la preghiera. Il Cervino è divino, si ama a prima vista. In Lui c'è Dio. Sì, perché che si creda o meno tornano subito alla mente le parole più belle dei Salmi biblici, versetti che guariscono l'anima, di fronte all'imponenza e alla maestosità della Gran Becca e delle cime adiacenti. In Lui risplende la gloria del Padre Altissimo. Nelle notti più difficili ecco alcuni semplici passi dei Salmi come queste di un'antifona: I miei occhi precedono l'aurora, o Dio, per meditare la tua parola. 
E così se non dormo esco e posso osservare tutto ciò che precede l'aurora. Basta avere un treppiede e una compagna preziosa che illumina la notte. Lei mi fa vedere l'Orsa Maggiore, tutte le stelle schierate attorno alla Maestà divina. Quelle stelle che, nello scorrere impietoso del tempo, scendono mano a mano sulla Grande Muraille e si accendono semplicemente attraverso una piccola ma potentissima lente. Così è più facile, così è più docile il risveglio. 
















E dopo?? Aggiungo un altro pezzo dell'Inno della Liturgia delle Ore della prima settimana del Salterio del Sabato.

L'aurora inonda il cielo di una festa di luce,
e riveste la terra di meraviglia nuova.Fugge l'ansia dai cuori,
s'accende la speranza emerge sopra il caos un'iride di pace.
Così nel giorno ultimo l'umanità in attesa alzi il capo e contempli l'avvento del Signore

Come interpretare in una foto tutte queste bellissime parole?? Ecco la risposta


E' stata davvero una festa, la gioia non solo degli occhi ma anche del cuore, un paesaggio di pace che ha riportato la speranza di trascorrere nuovamente delle giornate migliori, ed è bello che il tempo trascorra così giorno dopo giorno ma nello stesso tempo la consapevolezza di dover star di nuovo tanto tempo separati, quanto non si sa, forse per sempre?? Resta il fatto che quella consapevolezza è un duro colpo da incassare. E' arrivato di nuovo quel giorno, freddissimo, sembra percepirlo anche il motore dell'auto. Fatica a scendere. Ci accompagna un segno del cielo, l'aurora solenne.

















L'aurora misteriosa tra gli alberi e i sublimi colori del cielo. I colori magici evocano i ricordi più belli vissuti, e i ricordi dolci fanno scendere le lacrime di commozione. E' tutto un dono prezioso di Madre Natura, Lei ricambia soltanto l'amore nei Suoi confronti, l'amore di chi Le porta profondo rispetto e la più sentita devozione. E' importantissimo soffermarsi il più a lungo possibile su questi momenti: basta un attimo e tutto può finire: una frana, un incidente, un crollo, una malattia incurabile, una distanza incolmabile. Ecco perché bisogna cercare sempre ciò che ci manca: dallo stare insieme il più possibile a coloro che ci amano al godere dei paesaggi più romantici, magici ricchi di armonia e di solennità. Come le stelle, come l'aurora. 

lunedì 30 luglio 2018

SIMPLON DORF

Benritrovati cari amici.

Non ho mai provato a scattare delle immagini dal finestrino di un autobus prima d'ora, devo dire che questa volta sono rimasta davvero colpita dall'aspro scenario che mi è comparso davanti sia ieri che nel lontano 2012 al confine con la Svizzera. Un paesaggio originale, a quasi 1500 metri di quota quello del Simplon Dorf lungo il Simplon Pass.

Prati verdi, ampia visuale sulle catene montuose, ecomuseo, case tipiche, tutto sistemato accuratamente nel 2009. Mi ha dato un senso di pace profonda, un momento di invidia per chi sa guidare una moto e può accostare e fermarsi quanto gli pare e senza problemi. Piccole sensazioni che sono piacevoli da condividere con chi ama il viaggio, la ricerca della spiritualità, della quiete, con chi ama stare lontano dalle città rumorose e dai pettegolezzi quotidiani. 










lunedì 5 marzo 2018

TORNANTI DI CUORI

Cari amici,

vi è mai capitato di provare ansia, fatica nel trovarvi davanti a una salita magari di montagna anche se larga e ben delimitata?? ebbene, a me sì ma per limiti insuperabili propri purtroppo per essere stati messi a dura prova da malattie incurabili e lutti incolmabili. E' lunga questa strada da percorrere, i mezzi richiedono molta attesa, la guida affatica ma ci sono persone di tanto buon cuore che spesso e volentieri ultimamente mi hanno aiutata a compiere il percorso. Una volta era molto più agevole, perchè eravamo tutti insieme fisicamente, ora lo siamo spiritualmente. Eccola qui questa strada, proprio lei, quella che conduce a Cervinia. 



Un giorno di tre anni fa questa strada all'improvviso divenne bellissima, facile, per un colpo di fortuna che mai più capiterà, quando ho conosciuto delle persone stupende che hanno semplicemente migliorato la mia vita riportando la serenità dentro di me dopo anni di puro odio, rancore, dolore immenso. Sì, perché a me ogni giorno da tre anni a questa parte arrivano tornanti di cuori, di baci, di sentimenti puri e spontanei, dettati da cuori immensi e l'immensità di un cuore è la medicina migliore per la propria anima, abbatte ogni fatica, barriera, distanza e tutto è incredibilmente più bello e più facile. Chissà se tutto questo continuerà, e potrà essere d'aiuto per superare i momenti più bui, più delicati, più confusi. Speriamo sia ancora così. 

Arrivederci cari amici.

mercoledì 14 febbraio 2018

UN LUOGO APPARTIENE A CHI LO AMA

Cari amici,

inizio questo scritto con una frase che mi ha colpita tantissimo: "il mio paese è là dove passano le nuvole più belle". Ho letto queste parole in un post di Facebook da parte di Jewels of the Alps che guarda caso vedeva in quel paese proprio Valtournenche. Sì, è vero, in effetti ci sono le nuvole più belle che sembrano essere felici nel cielo di Cervinia, sopra il nostro Re, anche loro sentono che questo luogo è di loro appartenenza.





























Ma ci sono tanti motivi per i quali un luogo ci appartiene. Un luogo appartiene a chi dopo tantissimi anni si commuove ancora arrivando alle prime luci del Sole che bacia le vette, gli alberi e si riflette nell'acqua
















Un luogo é di coloro che ne hanno cura, che lo rendono magnifico con il decoro urbano, nel pieno rispetto e nella devozione di Madre Natura






















Un luogo appartiene a coloro che si prendono cura instancabilmente dei residenti e che accolgono amorevolmente gli ospiti, ne agevolano la permanenza e il soggiorno con nuove infrastrutture, ricordano le date storiche con eventi indimenticabili, coinvolgenti con tanta commozione, momenti per sempre impressi nel proprio cuore, come la forma di un petardo esploso nel cielo. 



















Aggiungi didascalia





























Un luogo appartiene a coloro che continuano a rimanere in estasi soave anche davanti ai minimi dettagli, le forme geometriche sulla neve, il ghiaccio, l'aurora, la quiete vespertina, i colori del tramonto, la dolcezza degli animali






















risveglia l'amore per la propria patria, pronti a qualsiasi sacrificio per difenderla, a quelli che pongono il loro villaggio sempre al centro del mondo. 





Un luogo appartiene a tutti quelli che dopo lunghi periodi di angoscia ritrovano la pace interiore, la spiritualità nell'armonia del  paesaggio, a chi nella solitudine si innamora perdutamente di tutto ciò che ha intorno senza pretesa di lusso, sfarzo, denaro, ricchezza






















a chi passeggia al mattino e alza gli occhi al cielo ringraziando del dono prezioso che ha ricevuto in quel momento, a chi di notte si sveglia a guardare le stelle e si addormenta dolcemente al sicuro da ogni male, paura, turbamento
















Un luogo appartiene alle persone che ancora si emozionano davanti alle magie della Natura,  che ancora piangono quando devono ripartire, costrette a vivere altrove contro la loro volontà, che colgono ogni minimo particolare che impreziosisce ancora di più la loro vista


















Un luogo è delle persone umili che lo amano, dichiarano ogni giorno di volersi bene, che lavorano e hanno lavorato umilmente per il bene della comunità, per farla crescere, progredire, uniti tutti insieme, a ciascuno il proprio ruolo. L'unione è la forza, quella forza che permette di condividere le cose più belle e che rafforza i sentimenti nei momenti più brutti, più difficili, perchè è proprio in questi momenti che si è più compattati per ripartire e  combattere, per ritornare a realizzare i propri sogni sconfiggendo ogni ingiustizia. 




























Ecco a chi appartiene questo luogo. A nessun altro.