Udine, 16 agosto 2024.
Dopo aver ammirato le meraviglie del capoluogo di Regione, un'altra bellissima città ci attende per ammirarne la Sua architettura nel dolce stile gotico veneziano della Loggia del Lionello in piazza della Libertà. Nelle immagini si nota un edificio su due piani costruito con pietre rosa e bianche, opera di Bartolomeo delle Cisterne (Bartolomeo Costa Sbardilini) del 1457 su disegno di Nicolò Lionello, l'orafo dell'ostensorio del Duomo di Gemona. Il richiamo alla città di Venezia è evidente per la similitudine con i Mori di Piazza San Marco. Altrettanto bella piazza Matteotti con nobili edifici.
La Loggia ospita la Madonna dell'Uva con gli Angeli musicanti realizzata da Giuseppe Ghedina probabilmente nel 1880.
Una piazza che sicuramente ha il suo fascino anche con l'illuminazione notturna.
Edificio religioso di grande interesse è il Duomo Dedicato a Santa Maria Annunziata eretta nel 1335 in stile romanico, tuttavia con un'impronta gotica dopo i restauri del Novecento come emerge dai tre rosoni. Il portale contiene le sculture raffiguranti probabilmente gli Apostoli, l'Aquila Patriarcale e lo stemma di Udine
All'interno spiccano nelle volte del transetto i dipinti di Dorigny del 1700 nel coro con le scene dell'Antico e del Nuovo Testamento che mostrano Geremia, Isaia, Ezechiele, Agostino Gregorio e Ambrogio, le schiere di angeli con i simboli della Passione.
Accanto al transetto il Mausoleo Manin realizzato da Domenico Rossi nel 1714 in collaborazione con diversi scultori famosi di quel periodo. Il leone simboleggia l'allegoria della forza della città di Venezia e l'intero insieme delle sculture attorno ad esso sono indicativi della fama, nobiltà, giustizia, pace, ricchezza, parsimonia ad esaltare la nobile famiglia Manin, affermatasi in Friuli dove acquisirono potere militare, finanziario e politico e difesero i confini di Venezia.
La navata destra contiene la pala d'Altare che illustra la raffigurazione di Cristo, opera del Tiepolo, risalente al 1726. Cristo risorto benedicente si innalza nel cielo di nubi bianche sotto lo sguardo stupito dei soldati attorno al sepolcro.
Molto particolare anche l'altare dedicato al nome di Maria nel Presbiterio.
La cappella dei reliquiei conserva il Trittico del Sacro Cuore di Gesù tra Santa Teresa del bambino Gesù e la Beata Elena Valentinis. Il Trittico è stato ideato da Fred Pittino nel 1940, uno dei più importanti pittori del Novecento friulano. A seguire i Santi Sebastiano ed Eustachio di Francesco Fontabasso risalente agli anni 1749-1753.
Ci sarebbero state molte e molte più cose da vedere che avrebbero richiesto una giornata intera talmente belle dovevano essere, concludiamo solo con la foto dell'organo con le figure dei Santi Ermacora e Fortunato già presenti negli affreschi della cripta della Basilica di Aquileia (vedi racconto nel blog).
Sicuramente la melodia sarà dolce e piacevole, unita a queste opere d'arte, patrimonio culturale indiscusso di questo Paese così devastato dai cambiamenti climatici e purtroppo dall'ignoranza che si diffonde sempre di più nelle nuove generazioni che non apprezzano queste bellezze che ci circondano.
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