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mercoledì 16 dicembre 2015

ALL'OMBRA DELLE TUE ALI

Vercelli, autunno 2015

Cari amici,

quanta tristezza ha portato la nebbia in questi ultimi giorni, un muro spesso che impediva di vedere fuori, di ritrovare le persone più care, di godere della campagna circostante. Quanto smog in questa malinconica città, un incubo insieme al rumore di quei maledetti motori, non ce la faccio più, non riesco più a reggere. Eppure quando il Sole è tornato ho trovato rifugio nel silenzio della sera al Suo romantico tramonto, tra le foglie rosse degli aceri e le foglie gialle dei parchi urbani. A tal proposito esisteranno ancora dei viali alberati o le auto distruttrici della Natura uccideranno definitivamente anche loro?? Godiamoci ancora questi romantici scenari prima che tutto finisca per mano dell'uomo






























All'ombra delle Tue ali, Madre Natura, trovo una pace immensa, indescrivibile, tu che tingi di rosso intenso il Sole quando sorge e quando tramonta salutandoci dolcemente, tu che impreziosici l'Arte unendoti ad Essa in una simbiosi unica, tu che ripari dal male tra i rami degli alberi, come non amarti così profondamente?? Ho la certezza che ti vendicherai di chi ti ha tradita, di chi ti ha offesa, di chi ti ha rovinato con l'inquinamento acustico, con i buchi nelle più belle montagne, con il disboscamento e la tua vendetta che sia con l'acqua che sia con il fuoco sarà crudele e terribile, senza pietà. Da parte mia il più profondo amore e rispetto ovunque mi trovi. Come vorrei essere sempre in inverno in riva al mare, in estate nella letizia delle valli e tra le cime più imponenti, in primavera tra i tuoi fiori, in autunno a contemplare un tramonto romantico su un lago. Eppure sono qui nella totale infelicità, nell'angoscia della città ma non smetto mai di venerarti e adorarti sicura che mi ricambierai sempre, perchè tu ami e ripaghi chi ti ama davvero. 

DOLCI SEGRETI TROPICALI

Montecarlo 5/12/2015

Cari amici,

mi trovo all'interno del bellissimo museo oceanografico per una stupenda immersione alla riscoperta delle meravigliose creature tropicali, dello scenario della Barriera Corallina. I nostri occhi si illuminano di gioia nell'ammirare le incredibili brillanti colorazioni delle numerose specie di pesci, sembra veramente davanti al rettangolo della D90 e della sua ottica luminosa 35mm di essere immersi nel blu del mare.
Il nostro percorso inizia nel regno del pesce pagliaccio Amphiprion percula noto per la sua simbiosi mutualistica con l'anemone di mare dalla quale ricavano protezione dai predatori. Nello stesso tempo l'anemone rimane pulita dai parassiti. Incredibilmente meraviglioso quando questi pesci si radunano tutti insieme. 

















Accanto a loro gli innumerevoli Acanturidi conosciuti come Pesci Chirurgo e Pesci Unicorno questi ultimi dotati di una vistosa appendice sulla fronte. Possiedono piccole scaglie. Le specie visibili sono Zebrasoma flavescens completamente giallo, Acanthurus lineatus a strisce blu e Naso con la sua protuberanza frontale. 

























Spicca all'improvviso il pesce pappagallo dotato di denti fusi a formare un robusto becco e di un corpo cilindrico. 





















Non possono mancare i pesci farfalla, i ciclidi e i pesci del del genere Discus. I pesci farfalla sono così chiamati perché contraddistinti da una livrea variopinta, con bande o macchie orizzontali, verticali o diagonali, simili a quelle che si possono riscontrare sulle ali delle farfalle. La bocca è generalmente protesa in avanti. 














I ciclidi comprendono specie di acqua dolce e salta, sono particolarmente studiati negli acquari, mostrano un comportamento territoriale soprattutto da parte dei maschi che difendono il territorio nel periodo dell'accoppiamento. Essi sono in grado di variare la colorazione durante il corteggiamento o per apparire più minacciosi



Alla famiglia dei ciclidi appartengono anche i pesci disco, pesci ossei di acqua dolce con un corpo molto compresso ai fianchi e livrea variabile. 


Tra gli abitanti di acque dolci è possibile ammirare il pesce gatto corazzato, pesce siluriforme della famiglia dei Callictidi il "pesce bello" adattato per vivere sui fondali.



Per la sua bellezza impressiona il Pesce Garibaldi, Hypsypops rubicundus, pesce osseo marino, completamente arancione. 


e il simpatico volto del labride Oxycheilinus dal volto appuntito e dalla mandibola prominente.


Non possono mancare squali razze occhiute, ippocampi e meduse sul brillante magico sfondo blu dell'acqua






Come è bello e piacevole imparare i segreti più profondi e preziosi della Natura nei suoi vari ambienti, non ci si stanca mai di apprendere e approfondire le magie che ci regala attraverso il mondo fantastico ed incredibilmente vario delle Scienze Naturali. Doni da cogliere, magie da vivere in ogni attimo, non è mai tempo sprecato. 


lunedì 2 novembre 2015

DA PADOVA A TREVISO - SENSAZIONI DI VIAGGIO




 Padova, Treviso, 18/10/2015

Cari amici,

in occasione del mio 38esimo compleanno ho desiderato come regalo la visita guidata della città di Treviso, preceduta da un'interessantissima sosta a Stra per arricchire la cultura con l'ingresso a Villa Pisani e a Padova per motivi non solo di carico e scarico passeggeri ma anche per momenti di intensa spiritualità.

Dopo aver lasciato quindi parte del gruppo a Padova, ci dirigiamo a Strà per conoscere nel dettaglio questa favolosa Villa Nazionale del 1721, la più famosa delle ville venete con una facciata in stile barocco mitigato da elementi palladiani, una simmetria classica tipica del barocco veneto. La villa presenta una struttura rettangolare il cui fulcro è rappresentato dalla sala da ballo sostenuta da una fila di colonne. Incantevoli i riflessi in acqua attorno al parco.


















All'interno del complesso è possibile visitare la sala dei paesaggi d'acqua con decorazioni risalenti a metà del 1700 in cui la tecnica principale è l'affresco, soffitti con scene mitologiche per aumentare il significato positivo del tema della famiglia.
















Segue la sala del biliardo con pareti affrescate da Jacopo Guarana (1750 festa di Bacco)
























La sala successiva conserva la portantina con lo stemma del lombardo veneto e affreschi del 1825, e dettagli della pittura pompeiana, pittura che si ripete più volte durante il percorso.



Da notare la cappella con affreschi raffiguranti scene di battaglie. L'altare è attribuito a Sansovino


Seguono la sala dei dogi, la stanza del duca di Modena con la camera del capitano, la sala da pranzo e la sala nord che gode di una splendida visuale sul parco, la sala di Napoleone e delle virtù, della scienza a me tanto cara fino ad arrivare alla sala da ballo con il soffitto decorato da Tiepolo a celebrare la gloria della famiglia Pisani, l'allegoria del Mondo.






























Usciti da questi grandi scenari a rivivere l'atmosfera di così grandi tempi storici ci attende un'ora di viaggio in direzione di Treviso con vista su numerose ville tra cui villa Widmann e Caliari, dimora del fratello di Paolo Veronese. 









Suggestivi gli scorci di Mira e Dolo con il suo "squero"














Ed eccoci a Treviso per un piacevole pranzo in compagnia al termine del quale inizia la visita guidata a partire da Piazza dei Signori con il Palazzo del Trecento, lungo il Sile fino agli angoli più suggestivi in un clima gradevolissimo, scarsa luce e un pizzico di nostalgia per la Serenissima, simile ad essa in alcuni scorci ma eternamente irraggiungibile nel Suo Stile unico al Mondo. Armonie silenziose, melanconiche per le vie del centro fino ad arrivare alla Chiesa di San Francesco e finalmente alla Pala dell'Annunciazione di Tiziano (1520), il suo rosso vivo caratteristico, non brillante come nella Gloriosa Chiesa dei Frari di Venezia ma in ogni caso raffinato, sublime, delicato. Meravigliosamente fotogeniche anche le geometrie urbane, le decorazioni delle case, gli angoli più solitari. 














































La sera sopraggiunge, soddisfatti dell'intera giornata torniamo verso Padova dove ci attende il resto del gruppo e una breve sosta al Santuario di Leopoldo Mandic in contrada Santa Croce. Ancora una volta il sacro vincolo, la perfetta unione magica tra la Natura e l'Arte, quale medicina migliore per le anime sofferenti, i corpi stanchi. Nella luce soffusa della sera una preghiera al Beato Leopoldo, noto per guarigioni miracolose, tra tele del 500 e del 600. I fedeli accendono candele, si uniscono alle invocazioni eucaristiche tra i canti della Liturgia. 







Inizia a piovere. Una preghiera per essere assistiti nella veglia prima della notte più profonda e oscura mentre torniamo alle sofferenze che le città di residenza ogni giorno riservano, per non essere abbandonati nel sonno prede di incubi, sicuri che queste immagini così dolci, gloriose e ricche di grande cultura si ripeteranno e doneranno la forza per proseguire il cammino quotidiano. Mai demordere in questo intento, arrivederci cari amici.