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giovedì 7 marzo 2019

IN VISITA A.... ACQUARIO DI GENOVA

Genova 19/01/2019

Benritrovati cari amici.

La sezione di oggi è dedicata alla visita dell'Acquario di Genova vicino al Porto antico, sede di numerosissime specie ittiche affascinanti, ricche di splendidi colori.  Tutte le immagini sono state scattate con Nikon D90 e ottica 35 mm Nikkor. Il percorso inizia con la vasca delle Occhiate, pesci ossei dal corpo allungato, grigio argentei, più chiari sul ventre e sui fianchi. Si tratta di specie costiere legate a fondali rocciosi diffuse in tutto il Mediterraneo. 


A seguire la capra di fondale o Paromola cuvieri crostaceo decapode di colore rosso arancio con zampe adatte per muoversi sui fondali sabbiosi.



Procedendo lungo gli ambienti delle acque profonde e misteriose si incontrano il polpo e l'ippocampo camuso: il primo detto anche Octopus vulgaris vive in bassa profondità in estate mentre in inverno predilige fondali sabbiosi, il secondo è noto per le modalità di riproduzione uniche sulla Terra: è il maschio a conservare le uova per



un periodo di incubazione di un paio di mesi al termine del quale i piccoli sgusciano singolarmente o in gruppi assumendo già l'aspetto complessivo definitivo. 




Ed ecco slanciata la Donzella zingarella in questa foto una femmina, distinta dal maschio per una tipica banda gialla-marrone circondata da due linee bianche. Le pinne assumono una lieve colorazione arancione. Da qui in poi si incontrano diverse specie di Labridi fino alla Barriera Corallina. 


 Pinne più rosse invece per Pagrus pagrus, famiglia Sparidi, classica specie ermafrodita.


Arriviamo così strada facendo alla vasca dei Pesci Cartilaginei tra squali e razze. Da notare lo  squalo zebra (Stegostoma fasciatum) così denominato per la presenza delle strisce simili a quelle delle zebre che tuttavia, una volta raggiunta la maturità, assumuno una morfologia puntiforme più simile a quella dei ghepardi. L'immagine riporta un giovane esemplare caratterizzato da linee gialle. Particolare il mimetismo della razza bianca con il fondale sabbioso. 














Temibili come gli squali i Piranha rossi, particolari per il loro movimento sempre in gruppo. All'inizio della maturità sessuale essi conducononumerosi combattimenti tra di loro al fine di stabilire le gerarchie per l'età adulta. . Se stressati potrebbero diventare addirittura cannibali.



Ai piranha sono correlati i pesci Pacu . Si tratta di specie dai denti molto affilati, provenienti dall'Amazzonia, famosi per aver aggredito un gruppo di bagnanti nel New Jersey tagliando loro i testicoli. Da qui il nome di "tagliatore di palle", attacca gli uomini solo se nudi. 


Ma sicuramente il maggior interesse e la più elevata curiosità suscitano anche per via dei film di animazione più recenti gli abitanti della barriera corallina, affascinanti soprattutto a mio giudizio per le loro brillanti colorazioni, le simbiosi che instaurano con le specie ittiche vegetali, l'etologia. Non può dunque mancare il pesce pagliaccio nuotare tra l'attinia o anemone di mare da solo o in piccoli gruppi








il pesce balestra di forma ovale, solitario sui fondi sabbiosi, dagli occhi grandi e il muso appuntito


il pesce chirurgo Zebrasoma flavescens, il pesce chirurgo giallo meno  socievole e curioso di Paracanthurus hepatus, il pesce chirurgo blu. 
















Altri esemplari abitanti della barriera corallina sono il Pesce Angelo Imperatore, specie solitaria dell'Oceano Indiano e Pacifico di cui riporto una specie adulta riconoscibile dalle meravigliose livree blu e gialle su tutto il corpo


il Pesce Napoleone, Cheilinus undulatus, un Labride dalla testa irregolare, un corpo muscoloso, diffuso nel Mar Rosso, solitario e stanziale. 

Nel Mar Rosso vive anche il pesce scatola giallo tra rocce e coralli. Il nome latino è Ostracion cubicus, adulti il cui manto vira sul verde-azzurro con riflessi gialli con puntini azzurri dal bordo nero.



Seguono i pesci farfalla, farfalla rostro dalla livrea arancione, pesci che si nutrono di plancton, alghe filamentose e piccoli invertebrati


e infine il pesce cardinale di Banka, nero argento striato appartenente al genere Pterapogon, pesce osseo



Le vasche oceaniche culminano nel nuoto di numerosi pesci pipistrello in compagnia di una gigantesca tartaruga. I colori di questi pesci variano a seconda della specie dal corpo alto schiacciato sui fianchi.



















Tra i pesci di acqua dolce spicca il pesce gatto che predilige fiumi, laghi e stagni. Molto resistente, sopravvive bene in ambienti altamente inquinati e per qualche periodo anche fuori dall'acqua grazie agli aculei, alcuni dei quali sono spinosi e causano ferite dolorose. 


Nella catalogazione delle specie di acqua dolce sono stata particolarmente incuriosita da Guppy, piccolo pesce sudamericano di acqua dolce comunemente noto come Poecilia reticulata per il suo verde brillante che predilige ambienti ricchi in piante acquatiche e da Oscar, curioso, attivo e in continuo movimento. Il suo nome scientifico è Astronotus ocellatus, della famiglia dei Ciclidi, si nutre di piccoli pesci tra cui proprio i Guppy precedentemente citati. Si tratta di un esemplare di cospicue dimensioni, caratterizzato da una bocca grande e un corpo ovale. 














La vasca più grande contenente i pesci d'acqua dolce è quella dello storione, specie autoctona e protetta in Italia. 




L'acquario è dotato anche di un rettilario con pitoni rannicchiati su se stessi, il pitone verde e il pitone tappeto e l'iguana. In mezzo ad essi si trova un vasca di soli pesci tropicali. 



Dalla barriera, ai fiumi alla sala antartica con i pinguini e il mostruoso Histiodraco velifer
















Da non perdere il nuoto della foca e del lamantino (non è il tricheco) e le danze dei delfini sempre suggestivi e spettacolari














La visita si conclude con uno sguardo sulle meduse in un ambiente molto buio e difficoltoso da fotografare e con la spettacolare Medusa Cassiopea della classe degli scifozoi phylum cnidari. Non è quasi mai urticante e sotto il suo ombrello ospita numerosi pesci. 














Una mattinata dedicata quindi alla riscoperta di animali nuovi, affascinanti e misteriosi, da Madre Natura non si finisce mai di apprezzare i Suoi regali e le Sue meraviglie. Consiglio agli appassionati di visitare l'acquario con una guida di Seawatching tascabile. Il video dell'acquario di Genova è disponibile qui:

https://www.youtube.com/watch?v=isI5VvPWqr4&t=3s

mentre altra trattazione oceanografica si può trovare al link 

http://www.stefaniagrasso.it/blog/148-2015/dicembre/367-dolci-segreti-tropicali

Arrivederci cari amici.