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domenica 27 novembre 2016

QUANDO LA NEBBIA DIVENTA MAGIA




Venezia, 20 novembre 2016

Cari amici,

in questo giorno così pieno di nebbia, ho finalmente trovato tanta pace immergendomi in essa come mai prima d'ora. Di solito la nebbia mi fa sentire in prigione, crea un muro di depressione dalla quale proprio non è possibile scappare via. Terribile questa sensazione, crea un malessere generale, lacrime, aumenta la disperazione. Oggi invece non è stato così. La sera prima nel campo della Fenice cominciava a scendere lentamente dopo le 21 e ho subito capito che avrei trascorso una giornata stupenda, ricca di vedute insolite, ricca di romanticismo, un'atmosfera unica, sublime. Ero sul Ponte dell'Accademia, il punto più bello del mondo, soffiava vento forte freddo ma che riscaldava il cuore mentre la nebbia sul Canale avvolgeva le gondole e le imbarcazioni varie al loro passaggio, solo una debole luce sembrava ulteriormente impreziosire una così meravigliosa grigia giornata.






In Campo S.Angelo o Anzolo che dir si voglia il campanile della Chiesa di Santo Stefano rimaneva offuscato sullo sfondo ma io balzavo qua e là tra le calli adiacenti a riscoprire nuovi scorci, nuove magie architettoniche, la Fondamenta San Cristoforo e il Ponte Storto, come era bella la solitudine, nessun rumore di auto, nessuna persona indiscreta, solo i riflessi dell'acqua, una dolce visione.






Lo sfondo delle varie calli si avvolgeva nel mistero come l'unico viale, Rio Terà dei Pensieri, nessun bimbo giocava, nessuna persona passava. Un banco di nebbia anche attorno a Campo Santa Margherita, dietro all'albero centrale con accanto l'inconfondibile panchina rossa




In questa fitta rete misteriosa le gondole e i battelli si dirigevano, sembrava davvero di essere immersi in un sogno, un sogno dal quale non ci si vorrebbe mai svegliare. Purtroppo però eravamo già nei pressi di Piazzale Roma e Santa Lucia, a volte il tempo è crudele, fin troppo per come scorre.













Il sogno finiva salutando Venezia con un'ultima immagine su San Simeone Piccolo

Anche il treno svanirà nel nulla, molto presto saremo costretti a rincorrerlo con ogni scomodità per tornare qui. Io non demordo. Lottare sempre affinché i propri sogni diventino realtà. L'uomo può vincere una battaglia ma l'Arte e la Natura unite insieme vinceranno sempre la guerra e renderanno felici tutti coloro che Le venerano costantemente portando loro rispetto ogni giorno. Unite insieme rendono le città più grandi e anche luoghi più piccoli gloriosi, trionfali, luoghi in cui rifugiarsi per curare il proprio male. Le località defraudate continueranno a essere causa di dolore sempre, privano della libertà, di vie di fuga, tuttavia mai dire mai, un rimedio c'è sempre, basta crederci.
 
















mercoledì 23 novembre 2016

IN VISITA A.... MUSEO CORRER

Cari amici

nella splendida cornice di Piazza San Marco merita assolutamente una visita al Museo Correr, fondato in seguito alle donazione di Teodoro Correr, nobile veneziano. Esso unisce l'arte all'architettura tra armi antiche, affascinanti arredi per rivivere insieme la grande storia della Serenissima. Ma procediamo con ordine. Il percorso è introdotto dalle vedute veneziane presenti nella Loggia a cui segue la Sala del Trono con le magnifiche sculture di Antonio Canova, a partire da Dedalo e Icaro realizzata probabilmente verso il 1780. 


Nella collezione canoviana spicca anche la scultura di Orfeo e Oridice posta nel Salone da Ballo risalente al 1775-76, principale opera giovanile dell'artista. Splendidi anche i bassorilievi inerenti i figli di Alcinoo, l'uccisione di Priamo e la Speranza posti sulle pareti. In ordine qui sotto le fotografie.





































Il soffitto del Salone da Ballo è affrescato con la figura della Pace circondata da Virtù e geni di Odorico Politi.


La visita prosegue con le raffinate sale imperiali di Elisabetta d'Austria più nota come Sissi, dalla sala da pranzo, a quella delle udienze al bagno con uno sguardo sulla maestosa cornice di Piazza San Marco. Delicate le decorazioni sul soffitto e le tonalità delle pareti









Si raggiunge così la sala di Venezia e il Mare dove sfoggia lo stendardo della Serenissima e si può ammirare il ritratto delle flotte veneziane, opera di autore anonimo del 1245.


Teodoro Correr lasciò in eredità nel 1830 alla città preziose collezioni artistiche conservate attualmente nella Biblioteca del Museo, nella Libreria Pisani. Emergono splendidi manoscritti miniati, codici musicali, gli arazzi di S.Maria degli Angeli. Non a caso tutte queste meravigliose opere  si incontrano nella sala Wunderkammer, la sala delle meraviglie, insieme allo stipo architettonico del XVII secolo di origine bavarese. Una meraviglia vera e propria. 


Come dimenticare Venezia intesa come la casa del mercante con splendide collezioni della Bottega degli Embriachi, e preziosi oggetti magnificamente decorati



Non mancano i dipinti di stile manierista che culmina in Leda e il Cigno del 1546


l'interesse nei confronti del Rinascimento testimoniati dalla Madonna con Bambino e dalla Pietà di Carpaccio















Particolari anche le opere "Dio Padre" di Lorenzo Lotto e il ritratto di Ferrante d'Avalos del 1515 attribuito a Leonardo Da Vinci.

Proseguendo spiccano il ritratto del doge Paolo Renier di Ludovico Gallina del 1779 e il ritratto di famiglia nobile attribuito a Cesare Vecellio del 1560, il dipinto del Cristo al Calvario e davanti a Pilato del pittore renano  Martin Schongauer del 1480-1490.
























per concludere con una scultura di artista anonimo del 1500

Nel piano superiore è possibile visitare la Quadreria, la Pinacoteca del Museo Correr. Essa contiene perlopiù dipinti di arte sacra anche se non possono mancare le figure del Doge come il ritratto di Angelo Memmo in veste di capitano, opera di Alessandro Longhi del 1400.


La mia Nikon D90 e la sua lente apposita da indoor photography è stata particolarmente colpita dalla Trasfigurazione Natività, Presentazione e Crocifissione di Bellini che a Venezia non può di certo mancare




Argomenti quelli della Natività e della Presentazione proposti anche da  Rueland Frueauf  



Di Bellini anche il Cristo morto sorretto dagli angeli, un dipinto del 1460 che trasmette il dolore di Cristo con accanto due angeli dopo essere stato provato dalle piaghe della Passione. Il sentimento drammatico e malinconico si trasmette pienamente nell'osservatore


Ritroviamo come nella Chiesa della Madonna dell'Orto il raffinato stile di Cima da Conegliano nella Madonna con Bambino purtroppo danneggiata

e Vivarini con il ritratto di Sant'Antonio su un magnifico sfondo azzurro

A seguire le opere di El Greco (Domenico TheotokopoulosS.Agostino fra il sangue di Cristo e il Latte della Vergine (1550-1565) e l'Ultima Cena


le nozze di Cana attribuibili a Michele Damaskinos 


Le Madonne con Bambino di Giovanni da Permeniate e Bellini


La Vergine che allatta il Bambino e la gloria degli Angeli del tedesco Fries sulla meravigliosa cornice concentrica dai colori brillanti del XVI secolo.


Significativa opera pittorica la Pietà di Cosmé Tura, artista di prestigio della Scuola di Ferrara del medio tardo quattrocento che rappresenta il Cristo morto tra le braccia della Madre, scena legata alla Passione, molto struggente e  dettagliata nei particolari

Concludo con l'Adorazione dei Magi  di Bruegel giovane  su ispirazione di un'opera di suo padre


Visitate dunque questa intensa e meravigliosa galleria per gustarvi una giornata tranquilla all'insegna dell'Arte Veneziana e non solo, sempre sublime, sempre preziosa in tutti i suoi dettagli.