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venerdì 22 dicembre 2017

DALLO STESSO RAMO

Cari amici,

ho scelto queste due immagini scattate in ottobre e in dicembre a Cervinia alla fine di questo anno piuttosto tormentato. E' la stessa inquadratura che mi piace ripetere in ogni stagione. A Cielo Alto dove abito io c'è un semplice ramo ma questo ramo trasmette un qualcosa di profondo che giunge direttamente all'anima, emozioni indescrivibili, amore immenso mentre sembra, estendendosi immensamente, rendere omaggio a Sua Maestà il Cervino. 


















Ho dunque pensato di adorarlo e di utilizzarlo per celebrare il solstizio d'inverno come un simbolo prezioso che accompagna il mio cammino in ogni stagione. Non è per niente facile per me raggiungere Cervinia ma quando c'è così tanto amore e benessere, quando si sa di infondere tranquillità, serenità e pace, la distanza e le barriere si abbattono, basta lottare, basta volerlo, a qualsiasi prezzo. Sono immagini che donano una gioia immensa, in questi momenti altro non si desidera che il fermarsi per sempre del tempo. Il tempo però scorre troppo in fretta, molto spesso in maniera crudele e resta il rimpianto di non aver potuto trascorrere altri momenti così, tutti insieme. Sono immagini che danno sollievo al corpo, al cuore e che spero servano a trasmettere i valori profondi della vita, ormai la cattiveria, l'invidia, la falsità sembrano aver preso il sopravvento sull'amicizia, l'unione fraterna, l'amore. Ma si sa, i ricordi più belli continuano all'interno del proprio cuore, laddove sono custoditi per sempre con la grande speranza di poter nuovamente riviverli a breve. Mai demordere, anche quando si soffre intensamente. Madre Natura provvede sempre a ricambiare l'amore per chi La ama, La adora e La venera ogni giorno. 

Arrivederci cari amici.

sabato 16 dicembre 2017

IN ORDINE CRESCENTE DI....SPLENDORE

Questo piccolo album raccoglie una serie di fotografie vecchie e nuove in ordine crescente di splendore del Cervino. Rappresenta un cammino faticoso per me per le mie consistenti difficoltà di spostamento ma in ogni caso vuole e deve essere un simbolo di una linea diretta bellissima, fatta quotidianamente di baci, abbracci e cuori pulsanti, una via fantastica da percorrere fino all'ultimo respiro. Perché anche quando la scalata diventa dura, dolorosa, invece di abbandonare, il gruppo di alpinisti si consolida, si unisce ancora di più e tutti insieme, sempre insieme, sarà ancora più bello ed emozionante arrivare in cima.

Prarolo


















Antey - St.André

















Valtournenche



















Zermatt




















Plan Maison 


















Cervinia













lunedì 30 ottobre 2017

VOTORNEN D'OUTON - SENSAZIONI INDESCRIVIBILI

Valtournenche- Cervinia, 14 ottobre 2017

Cari amici,

in questa data antecedente il mio 40esimo compleanno regalo più bello non ho potuto ricevere: fotografare la mia Valle, la Valtournenche e il Cervino in piena veste autunnale. La giornata pomeridiana è limpida, la luce è perfetta come il nostro amore tra me e la Gran Becca. La prima tappa è Cervinia proprio per ammirare il Lago Blu, lo specchio del Cervino e il Sole splendente e folgorante come in estate tra gli alberi arancioni anche tutto attorno al Pio Merlo. C'è pace tutto attorno anche se, per essere ottobre, l'affluenza è cospicua. Mi piace in questi momenti in simbiosi con la nostra Madre Suprema Madre Natura citare alcuni versetti biblici, "Coroni l'anno con i tuoi benefici", quale beneficio più grande di questo poteva regalarci il Creato?? Quali ondulazioni tra riflessi, rami delicati costituiscono migliore cornice autunnale per inchinarsi davanti alla Sublime Maestà?? Quale orogenesi più bella di questa è avvenuta nel mondo?? Splendore e amore senza fine in ogni giorno dell'anno. 





















Quella luce fino a sera nella pace e armonia del crepuscolo si estenderà nella Valtournenche fino alla Brengaz e a Cheneil in scenari incredibili ai nostri occhi, laddove si sente lo spirito dell'amicizia fraterna, del Romanticismo, come citato dai primi vespri della Liturgia delle Ore "Te canti il nostro cuore, Te adori il nostro Spirito" e così bisogna fare quando ci si sente liberi dalla città prigioniera, opprimente e tristissima. Adorazione pura per questa Vallata e le Sue cime, sento davvero, come mi è stato scritto in una bellissima lettera commovente,  l'amore per quella Terra che è anche mia, l'orgoglio di appartenervi, la forza che mi permette di proseguire il cammino in questa difficile vita. La fotografia parla da sola, si trasforma in autentica poesia. 



























Arrivederci, cari amici


IN VISITA A.... CA PESARO

Venezia, 7 ottobre 2017

Cari amici

nella puntata di oggi vi parlerò della mia visita a Ca' Pesaro, la galleria internazionale di Arte Moderna di Venezia, capolavoro dell'architettura barocca veneziana a pochi passi dalla fermata di San Stae con un'imponente facciata sul Canal Grande. 




Il percorso inizia con una serie di sculture tra le quali "I Borghesi di Calais" opera di Rodin del 1885 che rappresenta un gruppo di cittadini che si offre come ostaggi successivamente rilasciati  in cambio della liberazione della loro città. Si tratta di una scultura che omaggia questi eroi borghesi mettendo in evidenza nell'intensità dei loro volti il dramma provato durante l'assedio.



Seguono "Il Bambino" di Medardo Rosso, amante della purezza e dell'innocenza dei fanciulli, "Larass" di Wildt presente anche successivamente con "Carattere Fiero" legato alla colorazione traslucida del marmo.



Sicuramente la scultura più famosa di Rodin rimane "Il Pensatore" simbolo puro della Filosofia. 




La Pittura offre una serie di opere d'arte molto note ma anche quadri contenenti paesaggi, persone intente al proprio lavoro con dettagli accurati e concetti spaziali. Si parte da Liebermann con "Le lavoratrici di merletti" del 1894, vicino allo stile di Manet e Degas che ne hanno influenzato soprattutto la luminosità e le sfumature



per arrivare a paesaggi autunnali  molto delicati di pascoli come "Autunno" di Tito del 1897  e "Vacche all'abbeveratoio" di Ciardi del 1905















Nelle sale successive è possibile ammirare "Giuditta" opera II ultimata a 8 anni dalla prima versione del 1901 custodita a Vienna, una rappresentazione in verticale della figura femminile concentrata principalmente su viso, busto e mani in un misto di figure geometriche, linee, cerchi, rettangoli, triangoli


Andamenti sinuosi e lunghe scie della luna costituiscono il tema principale di Munch in "Chiaro di Luna", in uno scenario del tutto misterioso e piuttosto inquietante.


Dalla Luna al Sole in "Eclissi" di Sironi del 1942 che affronta la solitudine, la fatica di vivere.


Una combinazione di tematiche differenti quali nudo, paesaggio, natura morta vengono affrontati nell'opera "Le Signorine" di Casorati dove i dettagli sono molto belli e accurati e vale la pena soffermarsi a fotografare.


















Come alla GAM di Torino anche qui si ritrova la "Natura Morta" di Morandi


così come altri artisti quali De Chirico  in "Bagni Misteriosi" (1973)


Boccioni con il "Ritratto della Sorella" e Balla "Ritratto di Letizia Pesaro", una vivace donna veneziana amante della cultura


Sono stata molto felice di ritrovare pittori a me cari quali Matisse ("Donna con cappello"), Kandinsky ("Zig Zag Bianco"), Picasso ("Il Pittore e la Modella") , Mirò ("Senza Titolo"), Chagall ("Il Rabbino di Vitebsk") che non ho potuto ammirare a Torino per un cambio di collezione. Le fotografie sono riportate in ordine di autore citato.







Da ammirare la bellezza dei vasi della collezione Carraro e Bianconi


La visita volge al termine con le ultime opere astratte esposte di Paul Klee - "Paesaggio tra rocce e abeti" Tanguy - "Costruire e Distruggere", Ernst - "The Weatherman" e Vedova "Il Guado" 






Se come me amate l'Arte Moderna, vi consiglio caldamente questa meravigliosa location ricca di preziose raccolte di inestimabile valore e ricchezza, ne uscirete culturalmente arricchiti e pienamente soddisfatti. Del resto a Venezia cosa non è bello??