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martedì 23 ottobre 2012

IL RICORDO DI UNA DOLCE ESTATE

Sono passati solo due mesi da quell'estate così calda specialmente nella seconda metà di agosto eppure i ricordi sono piu' vivi e accesi che mai.

 Domenica ho fatto nuovamente tappa nella mia Valtournenche in una splendida cornice autunnale tra alberi arancioni, un sole incredibilmente sfolgorante,il Cervino riflesso nel Lago Blu che dominava maestoso e imponente nel magico regno del silenzio e della pace. Mentre la mia nuova Nikon D5100 catturava le piu' profonde emozioni del cuore, indescrivibili se non attraverso di lei, in sottofondo si udivano i commenti di altri due fotografi canonisti al  lavoro gia'  di primo mattino.

Ognuno di noi era solo con il proprio amore chi con la Nikon chi con la Canon, fedeli compagne di vita, a differenza di false persone, ingrate ed opportuniste. In quel momento di assoluta serenita'  loro non ci avrebbero mai abbandonati come altri han fatto in precedenza permettendo alla mente di rilassarsi e all' anima turbata di riposare per alcune ore.



















































L'aria decisamente più estiva che autunnale induceva un certo appetito così mentre il vento iniziava ad alzarsi si decise di scendere ad Antey-Saint-André per il pranzo. Una breve sosta accanto al Residence delle vacanze estive, il silenzio circostante e il dondolo vuoto ha favorito il riemergere di tutti i ricordi piacevoli del mese di agosto. I ricordi delle passeggiate mattutine tra lo sguardo affettuoso degli animali e le serate in solitudine dondolandosi dolcemente tra le stelle e le ultime luci sul Cervino in lontananza.










































Ma quei giorni, quelle sere trascorse lontano dal traffico cittadino, dalla frenesia, dall'isterismo anche se qualcuno, ma per fortuna in minima parte, lasciava trapelare un pò di maleducazione, chiacchierando in tutta semplicità con persone tanto buone, educate e gentili avevano portato tanta tranquillità dentro di me. Era come una famiglia finalmente allargata. Non pretendevo né lusso né successo. Volevo solo un pò di affetto dopo tanta amarezza. E' chiedere troppo sedersi tutti insieme e parlare amichevolmente, condividere i momenti belli e quelli brutti in un salotto, su un dondolo, davanti a una tazza di thé, o ascoltando piacevole musica durante un temporale?? Sì, forse ho chiesto troppo. Ne ho avuto prova definitiva il mese successivo. E quando la vita pone davanti questo tipo di prova non c'è soluzione migliore che rifugiarsi dietro a fiori colorati.




















Forse così l'arcobaleno che all'improvviso compare ritorna a infondere coraggio e speranza


















L'arcobaleno era tornato e aveva reso Antey ancora più magica. Con lui al termine dell'Eucaristia lungo la strada che dalla Chiesa di Bourg scende in paese, speravo tanto di colmare il vuoto, di avere un segnale per riprendere quanto di buono era stato seminato in primavera ma purtroppo così non è stato.
L'estate ormai volgeva al termine ed ecco l'autunno,  mele mature, foglie gialle, alberi rossi nell'area di Torgnon e La Magdleine.









































Di te Antey mi manca tutto: la tua pace, il tuo silenzio vespertino, il tuo verde, la tua armonia. Ogni volta che mi trovo in mezzo a questa confusione cittadina, a questa terribile solitudine, mi rifugio in un angolo a pensare a quanto mi hai fatto star bene, a quanto spero di tornare in estate, per riabbracciare il tuo calore. Ancora una volta mi hai fatto trionfare nella più assoluta semplicità. Nessuno pretende svaghi lussuosi, alberghi a 5 stelle, ogni tipo di comfort, a me basta un giardino, un dondolo, una montagna incantata, tante stelle nel cielo, un pò di affetto; a me basta la Valtournenche. 

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