< a href = "http://mediaplayer.yahoo.com/BRA_HD_4M_04.mp3/>First link

domenica 17 marzo 2013

UN (PER) CORSO FIORITO

Sanremo, 10 marzo 2013

Cari amici,

la primavera è ormai alle porte nonostante le insistenti precipitazioni e l'aria fredda di questi ultimi giorni. C'è ancora neve sulle adorate montagne e quindi non c'è niente di meglio che rifugiarsi nella dolcezza del Mar Ligure per assaporare i primi profumi dei fiori, orchidee, mimose, rose e tante altre specie variopinte. Inizia dunque il Corso Fiorito o meglio un percorso fiorito che dovrebbe condurmi non so in che modo prossimamente dal mare, alla magia dei tulipani, ai laghi, a prati verdi. 



L'Edizione del Corso Fiorito di Sanremo di quest'anno ha avuto come tema l'uomo e lo spazio ed è stata nuovamente ripresa dalla telecamere di RAI UNO durante il programma "Linea Verde". I protagonisti della sfilata  sul lungomare della rinomata cittadina ligure sono stati carri provenienti da Seborga,  Ospedaletti, Arma di Taggia, Santo Stefano al Mare, Bordighera, Diano Marina, Vallecrosia, Ventimiglia con rappresentazioni fiorite di personaggi spaziali, pianeti e satelliti accompagnati da ballerine altissime trainate da dispositivi mobili, gruppi folkloristici e musica a tutto volume.





















































Al termine del terzo e ultimo giro, quello ripreso durante la diretta televisiva, ho avuto proprio la necessità di isolarmi dalla folla, dall'intensità dei suoni, per rifugiarmi in riva al mare un pò mosso quel giorno. Sul molo c'era un forte vento che tuttavia non mi ha impedito di soffermarmi in silenzio e di concentrarmi su varie inquadrature.








Quelle onde che giungevano a riva, a volte in modo così impetuoso, riportavano nella mente alcuni ricordi dello scorso anno, malinconia, attimi di intenso affetto e complicità e sembravano abbracciarmi invitandomi alla calma, alla tranquillità. Un abbraccio di chi si è perso nel vuoto, un abbraccio sentito come un'esigenza ma nello stesso tempo che non voleva costituire un peso e così fuggiva e si dissolveva proprio come le stesse onde contro gli scogli. Era giunto il triste momento di distaccarsi, gradatamente. Non ci si poteva più ribellare. Non si deve mai imporre nulla.
















Il percorso volgeva al termine tra le orchidee e le mimose acquistate da molti membri del gruppo, me compresa, sono ancora nel vaso vicino ai bulbi dei tulipani che non si apriranno più. Sono così belli i fiori, nei giardini, in riva al mare, ai laghi, nella campagna, ondeggianti nella brezza, nei prati verdi nella frescura estiva della montagna. Anche quando sfilano sono belli, con i loro colori. Tornavano indietro i fiori mentre scendeva la sera, il grigiore delle nubi, il buio. Arrivederci mio caro mare, arrivederci cari amici. 


Nessun commento:

Posta un commento