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giovedì 26 settembre 2013

MANTOVA TRA NATURA ED ARTE - SENSAZIONI DI VIAGGIO


Domenica 22 settembre 2013.

Ben ritrovati cari amici. Oggi vi racconterò di un viaggio particolare che inizia nel lieto ondeggiare fluviale e si conclude nell'Arte rinascimentale nonostante i notevoli danni provocati dal terremoto del 2012: si tratta di Mantova, raggiunta dopo due ore di navigazione sul Mincio. 


Una navigazione molto tranquilla attraverso le acque smeralde del fiume tra fior di loto e rami dolcemente inchinati all'acqua, mentre le imbarcazioni sbucano dietro agli alberi nel regno degli aironi bianchi, cinerini e rossi in posa imperiale, garzette, cormorani e cigni ancora nel cuore del loro sviluppo partendo dalla frazione di Sacchetta attraverso Governolo. 
















Non mancano deliziosi animali come le caprette che pascolano sui verdi prati adiacenti il fiume mentre
la motonave termina il suo percorso a Mantova regalando uno sguardo su Palazzo Ducale dove tanto Mantegna si prodigò creando capolavori d'arte alla corte dei Gonzaga.





Una volta sbarcati ci si reca al ristorante tipico per degustare un'ampia varietà (fin troppo ampia) di deliziosi prodotti locali per poi proseguire con la visita guidata della città.

L'itinerario mantovano inizia con la visita di Piazza Castello, imponente piazza che si apre tra Palazzo Ducale e il Castello di San Giorgio messa in comunicazione con l'antistante piazza che conduce alla chiesa di Santa Barbara costruita nel 500 da Bertani come basilica palatina. Bertani è stato un architetto italiano allievo di Giulio Romano incaricato a Mantova dal governo ducale dei Gonzaga di ristrutturare gli appartamenti del duca. Lo stile architettonico della Chiesa di Santa Barbara è rinascimentale con un tiburio quadrato centrale e un presbiterio semicircolare. E' stata eretta laddove sorgevano terreni incolti per accogliere soprattutto concerti d'organo. 




Da notare il porticato affrescato che conduce verso la basilica palatina. 


Lungo il percorso è interessante una breve sosta presso la Casa di Rigoletto, giullare di corte che non si sa se sia vissuto realmente. 





La visita guidata prosegue nell'elegante cornice di Piazza delle Erbe, con la Rotonda di San Lorenzo purtroppo ingabbiata, la Casa del Mercante in tipico stile veneziano, tardo gotico, riconoscibile dalle trine delle finestre e l'orologio astronomico costruito da Bartolomeo Manfredini, esperto di astrologia. La Rotonda di San Lorenzo è stata costruita per volontà di Matilde di Canossa, mostra uno stile romanico molto vicino al Santo Sepolcro. 



Vicinissima alla Piazza sorge maestosa la Basilica di S.Andrea. 


Si tratta della basilica concattedrale più grande di Mantova, opera di Leon Battista Alberti, iniziata nel 1472 e completata dopo anni dalla morte dell'artista. Lo stile è rinascimentale a differenza della cupola gotica opera di Juvarra e del campanile gotico. L'interno contiene la tomba di Mantegna nella prima cappella a sinistra. 


La parte posteriore della Chiesa si affaccia su Piazza Alberti.


La Basilica contiene anche opere di Correggio e Giulio Romano dei quali purtroppo non è possibile in questa sede mostrarvi in quanto l'interno è in fase di restauro.

Non lontano dalla Basilica in Piazza Sordello sorge il Duomo di Mantova, il principale luogo di culto della città. 


La facciata presenta una parte centrale in cui si aprono tre portali. Al di sopra di essa emerge un frontone triangolare. Il campanile è romanico.

L'interno è a croce latina con l'altare maggiore in marmi policromi e una fila di cappelle laterali. Il soffitto ricorda quello della Basilica di San Giovanni in Laterano a Roma. La volta della sacrestia è affrescata da Mantegna. Ecco alcune fotografie dell'interno










Una giornata trascorsa dunque unendo la natura all'arte. Sicuramente non è un'arte alla pari di quella veneziana o fiorentina ma è sempre a mio avviso una giornata di gioia riuscire ad unire questi preziosi doni che la vita seppur travagliata ci offre. Sempre meglio che sprecare il proprio tempo a spasso in luoghi meschini con gente inutile. Si, perché il tempo scorre velocemente e il piacere del viaggio anche se breve, riposa il corpo,  allieta l'anima, ridona la forza nella continua lotta per la sopravvivenza. 

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