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martedì 26 giugno 2012

VIAGGIO A ROMA IV E ULTIMA PARTE-SULLA VIA DEL RITORNO: IL GHETTO

Sotto un cielo azzurro ma in balia del vento terminiamo il nostro splendido e divertente viaggio visitando il Ghetto di Roma, una visita un pò insolita ma suggestiva e ricca di curiosità. Si tratta infatti di uno dei ghetti più antichi, delimitato da diverse vie tra cui via dei Funari e lungotevere de Cenci. Mi soffermo brevemente su alcuni particolari quali il portico di Ottavia, sede della formazione del primo nucleo ebraico del XVI secolo proveniente da Trastevere, il teatro Marcello iniziato da Cesare e proseguito da Augusto con un'architettura molto simile a quella del Colosseo visitabile solo su permesso speciale; la chiesetta di Santa Maria del Pianto legata al racconto di un miracolo e la Fontana delle Tartarughe, opera di Giacomo della Porta secondo alcuni o di Tommaso Landini secondo altri, collocata in un angolo incredibilmente silenzioso di Roma costituita da una vasca quadrangolare con conchiglie di marmo con efebi di bronzo che tengono fermi delfini anch'essi in bronzo.

Da ammirare sicuramente anche la Sinagoga dotata di una cupola quadrata in un mix di stile Liberty e di arte babilonese. Intorno alla Sinagoga si passa davanti alla chiesa di San Gregorio con di fronte l'isola Tiberina. Un ricordo, sul muro dell'edificio in memoria degli ebrei caduti alle Fosse Ardeatine e una foto di una lapide per non dimenticare tanto dolore, tanto odio e per invocare la pace e la speranza ma forse è chiedere troppo in questa vita.































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