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domenica 24 giugno 2012

VIAGGIO A ROMA - PARTE I- I SIGNIFICATI DELLA PASSIONE



Tra i numerosi percorsi condivisi con la mia compagna fedele al collo, fermandosi un momento a riflettere sussurrai:"Sai piccola mia che tu devi ancora vedere Roma, dobbiamo per forza andarci, la Capitale manca nel tuo repertorio.Io quando sono emozionata non riesco a parlare, sei tu l'unica che in quei momenti di magia, totalmente immersi nell'arte, come ci capita a Venezia, riesci a trasmettere quelle sensazioni uniche e preziose del nostro piccolo mondo che mai nessuno rovinerà e distruggerà". E così abbiamo deciso di trascorrere le vacanze pasquali a Roma e a Tivoli!!

Tanto per  unire le emozioni della natura con quelle dell'arte lungo l'autostrada non abbiamo potuto fare a meno di notare in Umbria, per la precisione a Fabro, una favolosa collina  tutta verde con una distesa di fiori gialli assolutamente da ritrarre e da dedicare a tutte le persone che come me si emozionano e si commuovono ancora davanti a semplici spettacoli di questo genere. 

Fabro - Umbria

Una volta arrivati a Roma nel primo pomeriggio il tour prevede la visita individuale della Basilica di San Paolo Fuori Le Mura lungo la riva sinistra del Tevere, in via Ostiense. La Basilica è stata ricostruita nel 1825 su volontà di Leone XII in seguito ad un incendio sviluppatosi nel 1823 e rappresenta la seconda delle quattro basiliche patriarcali di Roma. All'esterno si nota il quadriportico composto da 150 colonne realizzato da Guglielmo Calderini che ha portato a termine il lavoro di Luigi Poletti tra il 1890 e il 1928. Al centro del cortile è posta la statua di San Paolo, opera di Giuseppe Obici, in marmo di Carrara. 

San Paolo Fuori Le Mura - Facciata

San Paolo Fuori Le Mura - Quadriportico
I mosaici della facciata risalgono alla fine del 1800 e sono suddivisibili in tre parti: nella parte inferiore sono raffigurati i profeti Isaia, Geremia, Daniele ed Ezechiele; nella parte intermedia l'Agnello di Dio con i fiumi in cui si dissetano dodici agnelli simboli dei 12 apostoli e nella parte superiore Cristo che benedice in mezzo alle figure di San Pietro e San Paolo. Guardando quest'ultima raffigurazione con il 70-300 ho pregato Dio affinché questo viaggio venisse trascorso in serenità ed armonia e placasse la mia sofferenza interiore. 




Terminata la preghiera individuale proseguiamo la visita all'interno della Basilica dove spiccano il ciborio di Arnolfo di Cambio in stile gotico e in marmo di Carrara e il mosaico Absidale di Torritti del 1200 eseguito sotto il pontificato di Onorio III. 





Ciborio di Arnolfo Di Cambio
























                                    Mosaico Absidale




Emozionate al cospetto di quest'arte così raffinata, io e la mia piccolina ci dirigiamo in San Giovanni in Laterano, la prima delle basiliche papali. La facciata è opera di Alessandro Galilei (1735), presenta cinque fornici ed è coronata da 15 statue. Da notare all'interno il ciborio del tardo trecentesco opera di Giovanni Di Stefano. 


 San Giovanni In Laterano




















La facciata settentrionale della Basilica mostra un'ampia loggia con degli affreschi di Sisto V

San Giovanni Laterano-facciata settentrionale

e affeschi














Nel complesso architettonico lateranense spicca il Triclinio Leonino, fatto costruire da papa Leone III,  con un abside decorato con mosaici in cui viene raffigurato il Cristo mentre consegna la missione agli Apostoli al centro, le chiavi a San Silvestro a sinistra. Sulla destra invece emerge la figura di San Paolo che consegna le insegne a Carlo Magno.





Mosaico principale del Triclinio Leonino
























Terminata la visita di queste due perle della Capitale, dopo un breve momento di riposo e la cena, ci siamo recati al Colosseo per assistere al rito della via Crucis. Nonostante i dubbi sulla misericordia divina, l'esistenza di un Essere Supremo in cui riversare la propria sofferenza, di fronte alla Croce del Signore luccicante nel cuore della notte è stato doveroso inginocchiarsi al suolo in qualche istante di raccoglimento. Di fronte la Croce del Signore, nel canto di gloria, lode e onore per implorare il perdono per le miserie e per le debolezze, pietà per le malattie senza guarigione, per il Calvario continuo da affrontare. Tante preghiere al cospetto del Colosseo splendente sopra il quale la luna piena emergeva tra le nubi della notte.







Alla fine del rito del venerdì santo, c'è stato tempo per alcuni night shots, per fotografare il Vaticano illuminato grazie alla cortesia dell'accompagnatore del gruppo prima di addormentarsi nella pace, di risvegliarsi in un nuovo giorno da dedicare all'amore per l'arte, perché la fotografia è un' arte , come la pittura, la musica e la poesia, è un mix di passione, emozione, amore dietro al suono di un semplice....click.



Vaticano by night*















* Un grazie di cuore a Christian & Roberto che mi hanno permesso di scattare queste bellissime foto del Vaticano in notturna




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