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lunedì 29 aprile 2013

IL GRAN TOUR DEL LAGO DI GARDA - SENSAZIONI DI VIAGGIO

LAGO DI GARDA, 25/04/2013


Cari amici,

questa sera, appena questo post verrà inserito su Facebook o qui nel mio mondo, potrete esprimere una vostra opinione e/o sensazione davanti ad un'immagine come quella sottostante





Nel frattempo io procedo con ordine nel racconto di questo stupendo e così intenso viaggio. Il nostro tour inizia con una breve passeggiata sul lungolago di Salò illuminato dai delicati raggi del Sole e sullo sfondo il Monte Baldo.


Al termine della passeggiata il tour prosegue in direzione di Gardone Riviera dove è stato possibile visitare il Vittoriale, un complesso monumentale di case, edifici, piazze, eretto tra il 1921 e il 1928,  ultima dimora di Gabriele D'Annunzio. L'anfiteatro gode di un incantevole panorama sul Lago in prossimità di tantissimi cipressi che conducono a diversi cimeli, oggetti rari e preziosi tra cui un cavallo, la Nave Puglia donata al poeta nel 1923. Il Vittoriale è stato eretto a memoria della "vita inimitabile" di D'Annunzio e delle imprese degli italiani durante la prima guerra mondiale. 





La passeggiata tra i cipressi, lieta e tranquilla, ci ha permesso di assaporare da lontano la quiete di questo immenso Lago con al centro l'isola di Garda, a tal punto da voler sempre stare all'aria aperta senza visitare ulteriormente il Museo. Come non approfittare di giornate come queste per rifugiarsi nel verde della Natura e i suoi angoli di arte e di storia, al chiuso ci si sente subito persi, oppressi.

Il nostro viaggio prosegue a Limone sul Garda per l'imbarco verso Riva del Garda. Limone ricorda vagamente Mentone, le sue vie, i suoi porticcioli, la sua magia. A Riva del Garda c'è tempo a disposizione per un buon pranzo e quattro chiacchiere in compagnia. 



Il percorso prosegue nel pomeriggio per Tenno da dove è stato possibile visitare il parco Grotta con le cascate di Varone. Preziosa la salita tra fiori colorati e lo scroscio impetuoso dell'acqua, un dolce fragore reso magico dal sottofondo del primo tempo della Sinfonia Jupiter di Mozart. Fuori un falco volava libero, pieno di energia. Sì, finalmente energia, libertà!! Era quello che desideravo di più quel giorno. Il movimento dell'acqua difficile da catturare con le Nikon, il suo vibrante suono alleggerivano la salita, donavano vigore alle membra stanche e sofferenti, finalmente la monotonia ossessiva della città caotica era lontana e non poteva più farmi del male. 





Scesi soddisfatti da Parco, il nostro autobus ci conduce attraverso un itinerario panoramico lungo il versante orientale del Lago. Quella strada così bella ma nello stesso tempo terribilmente tortuosa quel giorno provocò la morte di una persona. Tale tragedia fu la causa del nostro ritardo nel giungere a Sirmione, già la mia Sirmione piena di ricordi affettuosi. 

Quel tempo a disposizione, circa un'ora e mezza, ha regalato un susseguirsi di profonde emozioni indotte dal riaffiorare dei ricordi degli anni passati. Ancora una volta la Natura aveva donato il suo spettacolo commovente dapprima con la tenerezza degli animali lacustri, le cure parentali della folaga all'interno delle acque del Castello e successivamente con dei tramonti talmente belli che non trovo le parole per descriverli. Quanto sono dolci gli animali con le loro creature, non conoscono odio a differenza della maledetta razza umana, solo amore. Un'amore puro, effusioni sentite, mai forzate. 







Nell'incanto della quiete vespertina le anatre, anche quelle tipiche ed esclusive del Lago di Garda come il Fischione Turco, riconoscibile attraverso il becco arancio, tornavano alla loro dimora. Quante volte alla sera invece di uscire nel Centro Storico di Sirmione, mi isolavo nel giardino dell'albergo in compagnia dei miei genitori, una delle nostre ultime vacanze che la malattia ci permise di trascorrere ancora tutti insieme, per accogliere i cigni, le anatre con i loro piccoli, le folaghe che si rintanavano tra i canneti. Davo loro del cibo e ascoltavo il loro verso e il loro movimento in silenzio prima di rincasare anch'io e addormentarmi nella magica atmosfera lacustre.

Quante volte ho visto il Sole tramontare, correndo con la Fuji, con la Nikon, da quell'angolo della spiaggia Brema alla frazione Colombare 


al molo. Quali parole ancora trovare davanti alle seguenti immagini??










Come D'Annunzio attraverso la sua porta d'ingresso al Vittoriale si è inchinato all'Arte, io in lacrime di pura commozione, in silenzio, mi sono inchinata a Madre Natura contemplando fino all'orario di partenza stabilito minuto dopo minuto il calar magico del Sole. Grazie Natura per questa tua armonia in questo spazio di Cosmo. Quando la sofferenza incombe la soluzione migliore è godere di queste immagini così preziose alla vista, così terapeutiche per il corpo, così salutari per la propria anima. 

2 commenti:

  1. Complimenti Stefania. Mi spiace non esserci potute vedere ma son sicura ci saranno occasioni. Un abbraccio Robi

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  2. Grazie, sicuramente, un abbraccio a te

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